Ecobonus 2018 per caldaie a condensazione e a biomassa

giovedì 12 luglio 2018
Ecobonus 2018 per caldaie a condensazione e a biomassa

Con la Legge Finanziaria 2018, è stata modificata la detrazione fiscale prevista per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione o a biomassa, l’aliquota varia infatti dal 50% al 65% in funzione dei requisiti tecnici dell’impianto.

L’Enea ha di recente pubblicato una serie di nuove Guide, utili a spiegare le novità in materia di detrazione fiscale e a illustrare i requisiti necessari affinché si possa fruire dell’Ecobonus 2018.
I beneficiari delle detrazioni risparmio energetico 2018

Possono godere del bonus previsti in materia di risparmio energetico tutti i contribuenti che sostengono le spese di riqualificazione energetica e posseggono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.
In alternativa alle detrazioni i beneficiari possono optare per la cessione del corrispondente credito, in merito al quale si rimanda al Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 28.08.2017.
Per quali edifici è possibile usufruire dell'Ecobonus?

Gli edifici oggetto dell’intervento devono essere, alla data della richiesta di detrazione, esistenti ovvero accatastati o con richiesta di accatastamento in corso e in regola con il pagamento di eventuali tributi e dotati di impianto termico.

 

Ecobonus: ecco i requisiti necessari per godere della detrazione


requisiti per la detrazione delle caldaie sono differenti in base al tipo di caldaia che si decide di installare. 

Il vademecum messo a disposizione dall’ENEA, sia per le caldaie a condensazione sia per le caldaie a biomassa, fornisce in base al tipo di impianto, un elenco dettagliato a cui si consiglia di fare riferimento, in cui sono riportati i requisiti tecnici specifici necessari al riconoscimento della detrazione. 

Una differenza sostanziale tra i due tipi di intervento consiste nel fatto che mentre per le caldaie a condensazione l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione, per le caldaie a biomassal’intervento può configurarsi sia come sostituzione totale o parziale sia come nuova installazione

Vediamo meglio in dettaglio cosa è previsto per le caldaie a condensazione e per le caldaie a biomassa.

Caldaie a condensazione

La caldaia a condensazione rappresenta l'evoluzione della tradizionale caldaia a gas, che utilizza una sola parte del calore emesso dalla combustione, mentre la caldaia a condensazione ha il vantaggio di riuscire a sfruttare maggiormente il calore latente prodotto dai fumi prima che vengano espulsi. 
Questo grande vantaggio rispetto alle caldaie tradizionali si traduce in un rendimento maggiore e in una diminuzione delle emissioni inquinanti in atmosfera come ossido di azoto e anidride carbonica.

Quali sono gli interventi che godono della detrazione per caldaie a condensazione?

  1. la sostituzioneintegrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale almeno pari al valore minimo della classe A; 
  2. sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di cui al superiore punto a) e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02; 
  3. sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori d'aria calda a condensazione. 
Godono della detrazione del 50% le spese totali sostenute per tutto il 2018 relative agli interventi di cui al punto a, mentre alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2017 si applica l’aliquota del 65%.
Per gli interventi dei punti b e c la detrazione prevista è pari al 65%.
Si ricorda che il limite massimo di detrazione ammissibile è di 30.000 € per unità immobiliare. 
 

Quali sono le spese che rientrano nell'ecobonus?

  • smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente;
  • fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente con un generatore a condensazione;
    spese per l’adeguamento della rete di distribuzione, dei sistemi di accumulo, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione;
  • spese per le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi nonché della documentazione tecnica necessaria.

Secondo le nuove disposizioni entro i 90 giorni successivi alla fine dei lavori va inviata attraverso l’apposito sito web messo a disposizione dall’ENEA, www.finanziaria2018.enea.it, la Scheda Descrittiva dell’intervento.
Sarà cura del cliente conservare tutta la documentazione costituente la pratica ENEA utile a dare prova di quanto eseguito e dichiarato, in base al tipo di intervento.
Quali sono i documenti da conservare per l'ecobonus?

  • Fatture relative alle spese sostenute.
  • Ricevuta del bonifico bancario o postale.
  • Originale della documentazione inviata all’ENEA.
  • Ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA, codice CPID, che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa.
  • Per impianti nominali di potenza nominale minore di 100 KW: schede prodotto o caratteristiche rese dal fornitore riportante il valore dell’efficienza energetica stagionale del riscaldamento; scheda prodotto del dispositivo di controllo della temperatura; certificazione del produttore o fornitore delle caldaie e delle valvole termostatiche.
     
  • Per impianti nominali di potenza nominale maggiore di 100 KW: asseverazione redatta da un tecnico abilitato attestante il rispetto dei requisiti tecnici.
     

Caldaie a biomassa ed ecobonus

Le caldaie a biomassa sono tutte quelle caldaie che vengono alimentate con la biomassa, ossia o con il pellet, con la legna, oppure con il cippato, ovvero qualsiasi tipo di residuo che proviene dalla deforestazione, oppure dalle coltivazioni agricole o dalle attività industriali che si occupano di lavorare gli scarti di origine biologica, come la legna. 

Tra i vantaggi derivanti dall’utilizzo di questi sistemi citiamo sicuramente un impatto ambientale nettamente inferiore ai sistemi tradizionali in quanto non si ha l’emissione di sostanze inquinanti nell’atmosfera, una manutenzione molto semplice e un rendimento calorico elevato

Quali gli interventi che godono della detrazione per le caldaie a biomassa?

Per quanto riguarda la sostituzione o nuova installazione, di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, l’entità del beneficio è pari al 50% delle spese totali sostenute dal 1.1.2018 al 31.12.2018, per un massimo di €30.000 per unità immobiliare.
Per tutte le spese sostenute entro il 31 dicembre 2017, invece, l’aliquota è pari al 65%. 
Le spese agevolabili sono:

  • smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente; 
  • fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione, a regola d’arte, dell’impianto termico esistente con un generatore di calore a biomassa; 
  • spese per le prestazioni professionali necessarie alla realizzazione degli interventi nonché della documentazione tecnica necessaria. 

La documentazione necessaria da trasmettere all’ENEA, entro i 90 giorni successivi alla fine dei lavori, è la Scheda descrittiva dell’intervento

Nel caso di nuova installazione il calcolo del risparmio energetico andrà eseguito in relazione alla tecnologia standard di riferimento. 
 

Quali documenti conservare per l'Ecobonus relativo a caldaie a biomassa?

  • Asseverazione redatta da un tecnico abilitato contenente i requisiti tecnici, che in base alle disposizioni di cui al D.M. 6 agosto 2009 può essere sostituita dalla dichiarazione resa dal direttore dei lavori sulla conformità al progetto delle opere realizzate obbligatoria ai sensi dell’Art.8, comma 2, del D.Lgs. n°192 del 2005; 
  • fatture relative alle spese sostenute;
  • ricevuta del bonifico bancario o postale; 
  • originale della documentazione inviata all’ENEA, debitamente firmata;
  • ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA contenente il codice CPID, che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa o ricevuta della raccomandata postale, in caso di invio postale;
  • schede tecniche.

Fonte: www.lavorincasa.it

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